Trek CheckOUT 2026: la prima gravel full suspended della casa americana

Trek CheckOUT 2026: la prima gravel full suspended della casa americana

Credit foto:Trek

Trek presenta la CheckOUT 2026, la sua prima gravel full suspended con manubrio da corsa. Un modello che segna un passo avanti nel segmento, con l’obiettivo dichiarato di unire comfort e controllo tipici della mountain bike alla velocità e all’efficienza di una gravel.

Telaio e sospensioni

Il telaio è realizzato in carbonio OCLV 500 e adotta una sospensione posteriore da 55 mm di escursione con schema single pivot flexstay. Davanti troviamo la nuova RockShox Rudy XL da 60 mm, dotata di idraulica Charger Race Day 2, sviluppata appositamente per il gravel.

L’ammortizzatore posteriore è un RockShox SIDLuxe Ultimate, integrato nel telaio e tarato sulle specifiche esigenze di questa disciplina. L’insieme costituisce il sistema “Ride-it-all”, pensato per assorbire vibrazioni e impatti senza compromettere la scorrevolezza sui tratti più rapidi.

Geometria e compatibilità gomme

La geometria punta a stabilità e comfort nelle lunghe uscite. L’angolo di sterzo è di circa 69°, quello del tubo sella di 74°, con reach allungato e stack maggiorato rispetto alla Trek Checkpoint.

Sono previste cinque taglie (dalla S alla XL), coprendo un range di altezze da 157 a 203 cm. Lo spazio nel carro posteriore permette di montare gomme fino a 56 mm, ampliando così le possibilità di utilizzo su terreni differenti.

Attacchi e predisposizione al bikepacking

Uno degli elementi distintivi della CheckOUT è la predisposizione al viaggio. Il telaio integra 18 punti di fissaggio per borse e accessori, tra cui attacchi MultiMount nel tubo obliquo, sul tubo sella, sul tubo orizzontale e nella parte inferiore del telaio.

È presente inoltre un portapacchi posteriore sospeso, progettato per mantenere stabilità del carico e compatibilità con reggisella telescopici. Trek, in collaborazione con Topo Designs, ha sviluppato una borsa da telaio dedicata (venduta separatamente).

Prestazioni e dati dichiarati

Secondo i dati forniti da Trek, la CheckOUT offre una riduzione del 41,5% delle vibrazioni trasmesse al ciclista, un 23% in meno di variazione dello sterzo e un 7,3% di sforzo ventilatorio in meno rispetto a una gravel rigida. Tradotto in pratica, significa maggiore efficienza nelle lunghe distanze, minore affaticamento e più controllo nei passaggi tecnici. La CheckOUT 2026 è pensata per chi pratica ultra-endurance, avventure bikepacking o affronta terreni misti che alternano asfalto, sterrato e sentieri tecnici. Non si tratta di una mountain bike con manubrio da corsa, ma di una gravel biammortizzata sviluppata per ampliare le possibilità di utilizzo della categoria.